STUPRO D’ARTISTA | Nicola Samorì – La pittura è cosa mortale

Il crimine estetico di Nicola Samorì va compreso in quel confine labile che separa il gesto creativo da quello distruttivo. Consapevole del potere che l’artista può esercitare sulle sue immagini, Samorì sceglie di spingersi fino in fondo con la determinazione del lucido impietoso carnefice. L’opera, designata vittima sacrificale, non è che il risultato di questa lotta, la testimonianza di una sofferta interazione. <<Ho sempre trovato difficile accudire una forma senza poi mutilarla>>, ha dichiarato l’artista, che ha ben chiare le direttive del suo complesso lavoro di ricerca. [Continua a leggere…]

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