6.000.000 | La Shoah in 100 mappe | Un saggio di Georges Bensoussan, con cartografie di Mélanie Marie
Per la grande macchina burocratica nazionalsocialista gli ebrei furono soprattutto numeri, null’altro che cifre da destinare, per progressiva sottrazione, all’azzeramento. L’unità (l’essere umano ridotto a mera entità numerica) sfuma nelle decine, nelle centinaia, nelle migliaia, nelle centinaia di migliaia, nei milioni, fino ad arrestarsi su una cifra drammaticamente compresa tra i 5,9 e i 6,2 milioni. Le azioni di sterminio interessarono oltre un terzo della popolazione ebraica mondiale (gli ebrei d’Europa furono letteralmente, o dovremmo dire numericamente, dimezzati). I numeri, nero su bianco, lasciano poco spazio all’immaginazione: l’oggettiva constatazione, la cosiddetta conta dei danni (stimata tutt’altro che per eccesso), rende superflua ogni interpretazione. (continua a leggere)
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