Archivio per dicembre 2017

IL DEMONE DI SIDONIA | La vita del sabato | Un romanzo di Radclyffe Hall

Pubblicato sulla versione cartacea di Amedit n. 33 – Dicembre 2017.

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Con La vita del sabato (A Saturday Life, 1925) Radclyffe Hall mette a segno il suo terzo romanzo. Una storia in bilico tra dimensione reale e fascinazione misterica, attraversata da una forte carica simbolica, coraggiosa nel tratteggiare (in anni dove di omosessualità femminile si parlava poco o nulla) un’inquietudine più identitaria che esistenziale. Vi è improntata l’architettura, in divenire e insieme pericolante, di una femminilità non allineata alla disperata ricerca di una legittimazione, di un senso, di una propria irrinunciabile felicità. Una fiera natura maschile imprigionata in un corpo femminile: questo fu innanzitutto Marguerite Radclyffe Hall, scrittrice inglese nata a Bournemounth (Hampshire) nel 1886 e morta a Londra nel 1943. Figura inquieta, ma coraggiosa e determinata, Radclyffe Hall ha saputo ritagliarsi un ruolo di tutto rispetto nella letteratura inglese del primo Novecento, sfidando le convenzioni di quella stessa società che pochi anni addietro aveva gettato nel fango Oscar Wilde, una società timorata e timorosa che continuava a perseguitare con le parole e con le azioni tutte quelle esistenze non allineate. (continua a leggere)

LE DOLOROSE COMPAGNE | Mirbeau in difesa di Rodin | Octave Mirbeau, Rodin

Pubblicato sulla versione cartacea di Amedit n. 33 – Dicembre 2017.

VERSIONE SFOGLIABILE

Contestato dai mediocri, ignorato dagli accademici, perseguitato dall’odio degli sciocchi, Auguste Rodin trovò in Octave Mirbeau il più acceso e devoto dei suoi sostenitori. Tra il 1885 e il 1902, sulle pagine dei quotidiani parigini «Le Journal», «L’Ècho de Paris», «La France» e «La Plume» lo scrittore francese si adoperò con ogni mezzo per celebrare la grandezza e il genio rivoluzionario di Rodin. Questi articoli, in equilibrio tra l’homage e la critica d’arte ma redatti alla stregua di appassionati pamphlet, descrivono bene il clima teso che nell’ultimo ventennio del XIX secolo agitava l’ancien regimedelle caste artistiche tradizionali sempre più turbate dalle nuove istanze innovatrici. Quando Mirbeau scrive il suo primo articolo su Rodin («La France», 18 febbraio 1885) l’Impressionismo esisteva ufficialmente come movimento già da oltre un decennio. (continua a leggere)

TI RENDO IL MALE! | Rabalan | Un racconto crudele di Octave Mirbeau

Pubblicato sulla versione cartacea di Amedit n. 33 – Dicembre 2017.

VERSIONE SFOGLIABILE

Il male, entità informe e impalpabile, ha sovente bisogno di involucri che di volta in volta lo contengano e lo visualizzino. Proiettato su un oggetto o su un soggetto, e fattovi aderire, il male assume le fattezze rassicuranti di un avversario individuabile, concreto, affrontabile; così figurato e antropomorfizzato, sottratto all’invisibilità, il male incute meno terrore e diventa un bersaglio, un capro espiatorio. È quello che accade a Rabalan, un povero diavolo cui l’intero paese ha affibbiato lo stigma di stregone. Eppure di stregoneria il povero Rabalan non se intende affatto, non sa nemmeno cosa sia. Di magia la sua vita di stenti ne ha conosciuta poca. (continua a leggere)

MARIO RAMOUS | Tutte le poesie 1951-1998 | Pendragon, 2017

Pubblicato sulla versione cartacea di Amedit n. 33 – Dicembre 2017.

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Il corpus poetico di Mario Ramous (Milano, 1924 – Bologna, 1999) converge finalmente in un’antologia completa (Pendragon, 2017). Il volume raccoglie, in ordine cronologico e ragionato, tutte le opere pubblicate tra il 1951 e il 1998, da La memoria, il messaggio Remedia. In apertura un saggio introduttivo di Giovanni Infelíse e un affettuoso Ricordo di Michele Ramous, figlio del poeta. Grande studioso di metrica, raffinato traduttore di classici latini (Esopo, Orazio, Virgilio, Catullo, Tibullo, Ovidio, Giovenale), critico d’arte, saggista, esperto di musica rinascimentale e barocca, direttore di collane editoriali, docente di Estetica all’Accademia di Belle Arti di Urbino, Mario Ramous fu un instancabile militante delle arti e delle lettere, ma soprattutto fu poeta. (continua a leggere)

LA LETTERATURA È MOLTITUDINE | 4321 | Il nuovo romanzo di Paul Auster

Pubblicato sulla versione cartacea di Amedit n. 33 – Dicembre 2017.

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Con Auster la letteratura si fa testimone e depositaria di una vita sempre soggetta alle regole del caso, una vita governata dall’imprevedibilità, continuamente orientata e disorientata, proiettata nel gorgo di un’esperienza totalizzante e, magari sul più bello, bruscamente interrotta. Ogni scelta consapevole, piccola o grande, non può non fare i conti con una contingenza sempre mutevole e imponderabile, esposta su ogni fronte, mai impermeabile. Il mondo indagato da Auster è quello delle infinite possibilità, il mondo delle combinazioni e delle interazioni, delle linearità puntualmente contraddette e reindirizzate, degli incontri e degli addii, un mondo dove ogni storia avrebbe potuto prendere un’altra piega ed essere quindi un’altra storia, una storia diversa. (continua a leggere)