Archivio per giugno 2019

SIGNORE, RENDIMI PURO | Tutto l’orrore delle Terapie Riparative in un memoir di Garrard Conley

Pubblicato sulla versione cartacea di Amedit n. 39 | estate 2019

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Quando, nel 1973, la American Psychological Association (APA) depatologizza  definitivamente l’omosessualità dall’alveo delle malattie mentali, l’organizzazione fondamentalista cristiana Love in Action (LIA) reagisce aprendo una struttura a San Rafael (California) per curare le persone LGBT dalle loro diaboliche inversioni. La prima grottesca conferenza dei cosiddetti ex-gay si svolge nel 1976 ad Anaheim, sempre in California; i sessantadue intervenuti fondano l’organizzazione Exodus International, strettamente legata alla LIA. Nel ’77 uno dei membri, Jack McIntyre, si toglie la vita. Nel frattempo l’organizzazione si espande attraverso Exodus Europe (1982), promuovendo le aberranti terapie riparative nei Paesi Bassi, in Portogallo e finanche in Australia e Brasile; sul finire degli anni Ottanta Exodus arriva a mietere vittime anche nelle Filippine e a Singapore. Nel corso degli anni Novanta la cricca Exodus-LIA è ormai una fiorente industria dell’odio, con ben duecento comunità religiose sparse negli Stati Uniti. (continua a leggere)

CHI NON LAVORA NON MANGIA | Le bocche inutili | un racconto crudele di Octave Mirbeau

Pubblicato sulla versione cartacea di Amedit n. 39 | estate 2019

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Il dramma si consuma nel tiepido focolare di una dimora miserabile, dove un tozzo raffermo di pane nero e una mela acerba sono tutto quello che offre la tavola. Dopo una vita di duro lavoro père François a malapena riesce a reggersi in piedi. Quasi ottantenne, vecchio comme le pont de la Bernache, le reni nodose come un tronco secolare, supplica la sua giovane moglie di dargli qualcosa da mettere sotto i denti. «…ebbe freddo al cuore», il vecchio e affamato père François, nel constatare che la sua scodella non era stata apparecchiata secondo il solito. La risposta della moglie – donna austera e rigida ma «assai vivace, con due occhietti brillanti di avara» – non si fece attendere: «Che cosa vuoi farci, vecchio mio? (…) Tutto ha un termine su questa Terra. (…) Bisogna che ti rassegni… riposati…» (continua a leggere)

IL DIRITTO DI CORRERE | Patricia Nell Warren, The Front Runner | un testo fondamentale sulla lotta per i diritti civili

Pubblicato sulla versione cartacea di Amedit n. 39 | estate 2019

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Patricia Nell Warren (1936-2019) – giornalista, poetessa e scrittrice americana (originaria del Montana) – si è distinta dalla metà degli anni Settanta come attivista politica per i diritti Lgbt. Atleta professionista, fu una delle prime donne a correre la maratona di Boston nel 1968. The Last Centennial (1971) è il suo primo romanzo, ma sarà il coraggioso e irriverente The Front Runner (1974) a imporla prepotentemente sulla scena letteraria internazionale. L’uscita del libro coincise con il suo ufficiale coming out (nel ’57, all’età di ventun anni, aveva sposato il poeta ucraino Yuriy Tarnawsky). The Front Runner è innanzitutto una storia d’amore che vede come protagonisti l’allenatore Harlan Brown e il giovane corridore mezzofondista Billy Sive. Con questo romanzo Patricia Nell Warren osò infrangere il tabù dell’omosessualità nel mondo dello sport olimpionico. Ambientato nella metà degli anni Settanta, in un clima di grandi disordini politici e sociali, The Front Runner denuncia lo strapotere del machismo imperialista americano e punta il dito contro l’intero establishment sportivo, conservatore e sfacciatamente discriminatorio verso le indesiderateminoranze. (continua a leggere)