IL NETTARE DEI LUPI | Della Pædophilia e altri sentimenti | un saggio (incompiuto) di Annie Leclerc

Pubblicato sulla versione cartacea di Amedit n. 43 | inverno 2020/21

SFOGLIA LA RIVISTA

Nella sua etimologia greca il termine Pædophilia sta a designare l’attrazione per i bambini, senza però trascinare necessariamente con sé una connotazione esplicitamente sessuale, diversamente dal più contemporaneo e crudo “pedofilia”. «Da molto tempo cerco il nome di ciò di cui voglio parlare…». Scoprendo in se stessa «i mezzi per pensare l’impensabile» e per dire l’indicibile, la filosofa francese Annie Leclerc (1940-2006) prende il coraggio a due mani e osa pronunciare l’impronunciabile. Nella prima pagina del saggio – purtroppo incompiuto e pubblicato postumo – Pædophilia assume così un nome proprio, un’identità specifica, a dispetto del grande tabù che da sempre ne ha garantito l’invisibilità. Il mostro, corporeo e spirituale a un tempo, si palesa quale «entità, trascendente, che tira le fila delle generazioni e perpetua la specie o talvolta la spezza.». Sentimento giano, subdolo, ambiguo, supremo parassita dell’infanzia, «il più antico e il più attuale dei demoni che presiedono alla sorte degli umani.». (continua a leggere)

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