NON È VON GLÖEDEN | È da lì che viene la luce | un romanzo di Emanuela E. Abbadessa

Pubblicato sulla versione cartacea di Amedit n. 44 | primavera 2021

SFOGLIA LA RIVISTA

Non è raro che l’ispirazione per il soggetto di un romanzo possa scaturire da una fotografia. Magari una vecchia fotografia in bianco e nero, di quelle smangiate sui bordi, ingiallite o sbiadite dal tempo. Lo scatto di un autore ignoto o, perché no, il capolavoro di un grande fotografo storicizzato. Nell’istantanea, custode inconsapevole della struggente fuggevolezza del vivere, il tempo sembra concedere una porzione di sé, consentendo a chi guarda di potersi affacciare da una finestra altrimenti murata. Sulle fotografie, immobili e mute testimoni di un passato irrimediabilmente perduto, sopravvivono giovinezze e solitudini d’inestimabile bellezza, atmosfere immortalate in un perfetto equilibrio di luci e di ombre. Nella sua etimologia greca, lo ricordiamo, fotografare significa scrivere con la luce. Parole oscure e luminose emergono dunque da questi piccoli fotogrammi, ritagli di mondo che al tempo stesso tacciono e raccontano. È da lì che viene la luce muove proprio da queste premesse, offrendosi come una sorta di fotografia romanzata o, specularmente, come un romanzo fotografico. (continua a leggere)

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