Posts Tagged ‘ Amerai la Terra come te stesso ’

LA SESTA ESTINZIONE | Una storia innaturale di Elizabeth Kolbert

Con il termine “Big Five” ci si riferisce alle cinque grandi estinzioni di massa che hanno interessato il nostro pianeta. La più lontana risale alla fine dell’Ordoviciano (450 milioni di anni fa), fu causata da una glaciazione e si è stimato che sterminò all’incirca l’85% delle specie marine. Una seconda grande estinzione colpì la Terra nel tardo Devoniano, ma quella più devastante – la madre di tutte le estinzioni, nota anche come “la grande moria” – si verificò alla fine del Permiano (250 milioni di anni fa), ed anche qui le cause sono ascrivibili al cambiamento climatico. Ultime in ordine di tempo l’estinzione del tardo Triassico e, la più recente (65 milioni di anni fa), alla fine del Cretaceo (con l’asteroide che spazzò via, oltre ai dinosauri, anche mosasauri, plesiosauri, pterosauri e ammoniti). La sesta estinzione, ci mette in guardia la giornalista americana Elizabeth Kolbert, è drammaticamente in corso. Prima di addentrarci, chiariamo innanzitutto il concetto di “estinzione”, un fenomeno per certi versi più complesso di quello della speciazione. (continua a leggere)

ECOCIDIO | Il mondo salverà la bellezza? | Un saggio di Salvatore Settis

L’umanità, così com’è organizzata e operante, è una metastasi per il pianeta Terra. Siamo in tanti, siamo in troppi, e la riproduzione sconsiderata (con tutto quel che ne comporta in termini di sfruttamento barbarico del territorio) sta innescando un irreversibile processo di autodistruzione. L’ecocidio è in atto, una morte lenta, tanto evidente quanto invisibile. Ne L’idiota Dostoevskij fa dire al principe Myškin la celebre frase “La bellezza salverà il mondo” (un auspicio, una preghiera, un’affermazione imperativa come una profezia) che Settis, più cautamente, ribalta nell’interrogativo “Il mondo salverà la bellezza?”. A chi è rivolta la domanda? E, soprattutto, qual è la risposta? Certo i dati di cui disponiamo sono tutt’altro che confortanti e tratteggiano uno scenario a dir poco allarmante. (continua a leggere)