Posts Tagged ‘ Antropocene ’

IL TRIONFO DEL PETRO-CONSUMISMO | E se smettessimo di fingere? | la battaglia di Jonathan Franzen contro l’apocalisse climatica

Pubblicato sulla versione cartacea di Amedit n. 43 | inverno 2020/21

SFOGLIA LA RIVISTA

Se qualcosa di buono l’attuale pandemia ci sta insegnando è che le grandi tragedie su scala globale, lungi dall’essere mero appannaggio dei disaster movies, si verificano davvero. Occupati a fronteggiare la grave emergenza covid-19 rischiamo però di non prestare più la dovuta attenzione alla vera spada di Damocle che pende sul nostro capo: il cambiamento climatico. Se il virus è subdolo e invisibile, altrettanto non può dirsi di quest’altro nostro furioso nemico. I suoi segni, vieppiù flagranti e profondi, sono sotto i nostri occhi. Eppure, c’è chi finge di non vedere. Chi minimizza. Chi addirittura nega. Sono in pochi che, anziché negare la realtà, decidono di dire le cose come stanno. Uno di questi è Jonathan Franzen, noto al grande pubblico soprattutto per il suo romanzo Le correzioni. (continua a leggere)

L’estromissione del collettivo dal territorio dell’immaginazione narrativa | La Grande Cecità | Un saggio-pamphlet di Amitav Ghosh

su Amedit n° 31 – Giugno 2017

La Grande Cecità ci impedisce di vedere. È un sottile sipario che taglia in due la scena: lo spettacolo di una vita luminosa, dinamica e brillante rivela in trasparenza il suo contraltare di buio, stasi e morte. Incuranti continuiamo a spassarcela, convinti che non sia poi così grave, che dopo la tempesta torna sempre il sole e che tutto in un qualche modo si sistemerà, rassicurati da governanti genuflessi agli interessi delle grandi multinazionali. Accumuliamo debiti che una generazione, prima o poi, dovrà saldare. La Grande Cecità ci impedisce di valutare il danno e di acquisire consapevolezza. Comodamente stesi sul sofà stiamo dando fuoco alla nostra casa. Cosa mai potrà ridestarci da questo torpore? Sono i nostri stili di vita ad ingabbiarci? È davvero tutta colpa del capitalismo? La letteratura, l’arte, l’informazione stanno facendo abbastanza o sono vittime anche loro della Grande Cecità? (continua a leggere)

VISIONI DELL’ANTROPOCENE | Maria Candeo | DRO DRONE LAND

su Amedit n. 30 – Marzo 2017

All’immagine ravvicinata – soggettiva, frontale, sfacciata – l’artista padovana Maria Candeo oppone quella satellitare restituita fotograficamente dal drone. La visuale perpendicolare pur generando un distacco, un allontanamento, non si traduce mai in un abbandono definitivo. Dall’alto le cose dabbasso appaiono per come sono realmente, null’altro che segni su una superficie, piccole increspature sul mantello terrestre. L’occhio elettronico scruta da una prospettiva verticale alla stregua di una divinità imparziale: l’inquadratura, elusi i margini canonici, si allarga ad abbracciare oceani e continenti, restituendo una imago mundi corale e onnicomprensiva. Dotati di sofisticati sensori i droni raccolgono dati attraverso telerilevamenti, informazioni non percepibili a occhio nudo; in queste immagini osserviamo tracce, sfumature e cromie che monitorano il processo di desertificazione, l’innalzamento degli oceani, la cementificazione, l’impatto delle sostanze inquinanti e tutte le trasformazioni in atto sul nostro pianeta. (continua a leggere)

LA SESTA ESTINZIONE | Una storia innaturale di Elizabeth Kolbert

Con il termine “Big Five” ci si riferisce alle cinque grandi estinzioni di massa che hanno interessato il nostro pianeta. La più lontana risale alla fine dell’Ordoviciano (450 milioni di anni fa), fu causata da una glaciazione e si è stimato che sterminò all’incirca l’85% delle specie marine. Una seconda grande estinzione colpì la Terra nel tardo Devoniano, ma quella più devastante – la madre di tutte le estinzioni, nota anche come “la grande moria” – si verificò alla fine del Permiano (250 milioni di anni fa), ed anche qui le cause sono ascrivibili al cambiamento climatico. Ultime in ordine di tempo l’estinzione del tardo Triassico e, la più recente (65 milioni di anni fa), alla fine del Cretaceo (con l’asteroide che spazzò via, oltre ai dinosauri, anche mosasauri, plesiosauri, pterosauri e ammoniti). La sesta estinzione, ci mette in guardia la giornalista americana Elizabeth Kolbert, è drammaticamente in corso. Prima di addentrarci, chiariamo innanzitutto il concetto di “estinzione”, un fenomeno per certi versi più complesso di quello della speciazione. (continua a leggere)