LA CRICCA DI CANAGLIE | Il disertore | Un romanzo di Siegfried Lenz
su Amedit n. 32 – Settembre 2017.
La diserzione come presa di distanza, come affrancamento, come urgenza libertaria. È questo il sentimento, tremendamente umano, espresso dallo scrittore tedesco Siegfried Lenz ne Il disertore.
Figlio di un doganiere, Siegfried Lenz nasce a Lyck (Masuria, Prussia orientale) il 17 marzo 1926. Completati gli studi superiori nel ‘43 Lenz si arruola nella Marina, cui segue presto l’imbarco sulla Admiral Scheer. La nave subisce un rovinoso bombardamento e Lenz viene trasferito in Danimarca. Poco prima del crollo del Reich il giovane Lenz, assetato di giustizia e di libertà, opta per la diserzione, finendo in tempi brevi nelle mani degli inglesi che lo internano come prigioniero di guerra in un campo dello Schleswig-Holstein. Qui lavora come interprete fino alla fine della guerra. Dal ’46 al ’50 si dedica a studi umanistici presso l’Università di Amburgo e, parallelamente, comincia a collaborare con il Die Welt, il giornale della forza di occupazione inglese (occupandosi prima di cronaca e poi delle pagine culturali). L’esordio letterario arriva nel ’51 con C’erano sparvieri nell’aria, pubblicato dalla casa editrice di Amburgo Hoffmann und Campe. Il romanzo – una lucida riflessione sulla violenza del potere – ottiene un ottimo riscontro, garantendogli subito la serenità economica e un nuovo contratto per una seconda pubblicazione. Ed è qui che comincia la storia de Il disertore, un romanzo che dovette attendere ben sessantaquattro anni prima di vedere la luce. (continua a leggere)