Fernand Léger | LA VISIONE DELLA CITTA’ CONTEMPORANEA
Gli anni tra il 1910 e il 1930 sono per definizione gli anni della sperimentazione e della trasformazione – attraversati da una molteplicità di implicazioni e deflorati dalla bestialità del primo conflitto bellico – anni veloci, frenetici, voraci, incredibilmente creativi: un laboratorio a cielo aperto. L’esposizione, come è denunciato nel titolo, non è una retrospettiva sul corpus pittorico legeriano, ma focalizza un preciso frangente temporale, quel ventennio cruciale dove protagonista (nella ricerca di Léger come in quella di molti altri come Delaunay, Kupka, Gris, Gleizes, Duchamp…) è la città in divenire, fucina cubo-futurista, costruttivista e neoplasticista, luogo del presente proiettato nel futuro. [Continua a leggere…]