LA VENERE PERTURBANTE | The Anatomical Venus | Un saggio di Joanna Ebenstein
Pubblicato sulla versione cartacea di Amedit n. 34 – Marzo 2018
Penetrare il corpo per penetrare Dio. Le Veneri anatomiche – grottesche e seducenti statue scomponibili costruite tra XVIII e XIX secolo al fine di illustrare l’anatomia femminile nei musei, nei panottici e nelle fiere popolari – rappresentano la somma incarnazione del diktat illuministico. La particolare congiuntura storica che le ha partorite tradisce però un confine molto labile tra Scienza, Arte e Religione, ed è in questo contesto ibrido che dobbiamo inquadrarle se vogliamo comprenderne la natura complessa e inquietante in equilibrio tra naturalia e artificialia. Con le Veneri anatomiche, o “cere anatomiche di donne giacenti”, il corpus claustrale medievale letteralmente si schiude per svelare, strato dopo strato, il prodigioso operato di Dio. Capolavori ceroplastici di straordinaria e raffinata fattura, queste sleeping beauty urtano la nostra sensibilità contemporanea suscitando quello che Sigmund Freud definiva come unheimlich, il sentimento del perturbante. (continua a leggere)