L’INSOSTENIBILE | Nel cielo | Un romanzo di Octave Mirbeau (Skira, 2015)
Quando il cielo grava e preme sulla Terra come un’immensa lapide marmorea, l’uomo non può che sentirsi schiacciato. Ed è lo stesso uomo che, costretto tra la miserabile inquieta condizione terrena e il vano reiterato slancio celeste, cerca desolato la sua strada, una ragione alla sua breve e labile esistenza. L’uomo di Mirbeau è tremendamente solo, sperduto sotto uno sterminato cielo, un cielo saturo di luce, abbagliante, soffocante, insopportabile. È il cielo inseguito en plein air dai postimpressionisti, contemplato dai simbolisti e maledetto dai crepuscolari, un cielo già macchiato di nubi esistenzialiste e lampi d’avanguardie. L’eroe fiacco e fiaccato del romanzo si frantuma e si ricompone in tre distinti io narranti, ma la figura cardine è quella sensibile e sofferta del giovane Georges, paradigma della vittima predestinata che invano cerca di riscattarsi. (continua a leggere)